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erickson

Ciao,

Qual’è la differenza tra ipnosi e autoipnosi?

E’ possibile imparare l’autoipnosi per smettere di fumare o per dimagrire?

Puoi insegnarmi ad auto-ipnotizzarmiper combattere l’insonnia?

Questo è quello che le persone mi chiedono sapendo che utilizzo strategie ipnotiche brevi nella consulenza psicologica.

Da qualche mese sto facendo una ricerca presso un famoso ospedale di Milano dove, con una serie di sedute a cadenza settimanale, utilizzo l’ipnosi per aiutare le persone a migliorare la propria autostima.

Capita durante le sedute che alcune persone mi chiedano se esistono dei modi per utilizzare l’ipnosi in modo autonomo, senza bisogno di dover venire in ospedale o in studio e, se è possibile insegnarglielo.

In altre parole quello mi chiedono è di imparare ad auto-ipnotizzarsi per cambiare i pensieri e i comportamenti che ritengono dannosi o dai quali si vogliono liberare.

A mio parere questo non solo è positivo ma significa sopratutto prendere la responsabilità della propria salute ed essere liberi di imparare a utilizzare la propria mente per migliorare se stessi.

Di fatti come avrò modo di approfondire nei post che seguiranno vorrei condividere con te le basi dell’auto-ipnosi ed in particolare dell’Autoipnosi Ericksoniana.
Credo che conoscere queste tecniche e la loro storia possa aiutarti ad essere maggiormente consapevole delle tue risorse e di come sfruttarle al meglio per aumentare il tuo benessere.

Segui da ora i miei prossimi post in modo da non perderti nulla..
Ciao
Manuel

Ciao!

Molto spesso le persone quando sanno che la mia specializzazione è l’ipnosi, mi chiedono stupiti : “Ma l’ipnosi funziona davvero?“.

A questo punto mi rendo conto che è meglio fermarsi e spiegare cos’è l’ipnosi…

 

Il termine ipnosi suscita risposte diverse nelle persone;

alcuni sono ancora legati al concetto di ipnosi come tecnica direttiva, dove l’ipnotizzatore esercita un potere suggestivo sul paziente che subisce passivamente quello che viene comandato.

La televisione e alcuni ciarlatani hanno contribuito nel creare nell’immaginario comune l’idea

dell’ipnosi come quella di un qualcosa di teatrale dove si ipnotizza la persona con un pendolo o con la frase “a me gli occhi” tornando così a concezioni e stereotipi vecchi di secoli.

 

 

L’ipnosi moderna

 

Per Milton Hyland Erickson (1901-1980), il famoso psichiatra fondatore dell’ ipnosi moderna(non direttiva o Ericksoniana) l’ipnosi non è altro che

una condizione naturale che si verifica spontaneamente in diversi momenti della vita quotidiana (Common everyday trance, Haley 1978) e che può essere indotta nel pieno rispetto delle esigenze e delle capacità della persona.

 

 

 

Al di la quindi di quello che si pensa nell’immaginario comune la trance ipnotica non necessita quindi che la persona si sdrai e chiuda gli occhi ma può essere sviluppata anche in una normale “conversazione” psicoterapeutica.

 

Molto spesso le persone che vengono da me non si rendono conto delle strutture linguistiche ipnotiche che utilizzo nella conversazione con loro per aiutarli, semplicemente notano stupiti che è già passata un’ora e non se ne sono nemmeno accorti.. e stanno bene..

 

 

 

Cos’è la psicoterapia Ipnotica

 

 

 

La miglior descrizione l’ha data lo stesso Erickson mentre spiega ai suoi allievi cosa è la psicoterapia Ipnotica.

 

 

“Un giorno stavo tornando a casa da scuola, quando un cavallo che era scappato, con le redini sulla groppa, superò un gruppo di noi ed entro nel campo di un contadino alla ricerca di un po’ di acqua da bere.

Sudava abbondantemente, e il contadino non l’aveva visto, cosicché lo catturammo noi.

Io saltai in groppa al cavallo e, visto che aveva le briglie, presi in mano le redini e dissi:”Hop! Hop!”, inidirizzandolo verso la strada.

Sapevo che il cavallo avrebbe girato nella direzione giusta.

E il cavallo si mise a trottare e a galoppare lungo la strada.

Ogni tanto si scordava di essere sulla strada e si buttava in qualche campo, allora io gli davo una scrollatina e richiamavo la sua attenzione sul fatto che era sulla strada che DOVEVA stare.

E alla fine, a circa 6 chilometri da dove gli ero salito in groppa, si infilò nel recinto di una fattoria e il contadino disse:”Dunque è così che è tornato quello scemo. Ma dove l’hai trovato?”,

e io dissi:” A circa sei chilometri da qui”.

“E come hai fatto a sapere che dovevi venire QUI?”.

”Io non lo sapevo”, risposi io, “Lo sapeva il CAVALLO. Io non ho fatto altro che mantenere la sua attenzione sulla strada”.

Ecco, secondo me è così che si fa psicoterapia…

 

 

Ciao
Manuel

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