Settimana scorsa sono stato intervistato da Sfilate.it relativamente  all’ansia e agli attacchi di panico e, a come fare per uscirne.
Ansia e attacchi di panico cosa fare?
Nell’articolo parlo di come in generale le persone che si trovano nella situazione di soffrire di questi disturbi abbiano spesso qualcuno che gli dica cosa fare(calmati, cerca di fartela passare, non dare tutto questo peso alla cosa etc..) e di come questo sia di poco aiuto se non peggio.
Dire cosa fare senza mostrare anche “come fare” può addirittura produrre un effetto peggiore nella persona che si trova di fianco qualcuno che, sicuramente mosso da buone intenzioni, non riesce però nel concreto ad aiutarlo a superare quella situazione di disagio.
Nell’ansia e nel panico ,che è la forma più estrema di disturbo d’ansia, quello che occorre non è dire alla persona di calmarsi o di non pensarci perchè la persona vorrebbe farlo ma semplicemente non ci riesce.
Ricordandogli di fare qualcosa che vorrebbe fare ma che non è in grado di fare, aumentiamo in lei la percezione di incapacità riguardo la gestione della sua situazione e questo nel lungo periodo potrebbe portare anche ad episodi depressivi(“non ci riesco allora lascio perdere tutto”).
Come calmare la mente per per superare l’ansia e il panico
Nell’articolo spiego come durante una ricerca che svolgevo presso un ospedale di Milano mi sia reso conto che molti problemi legati ad ansia e panico spesso trovano sollievo quando riusciamo a calmare la mente e ad indirizzarla verso una direzione migliore.
Il presupposto dal quale partivo era questo: se le persone acquisiscono una maggior lucidità mentale e calma interiore possono gestire meglio le proprie problematiche ed uscire più facilmente dai propri problemi.
Nel proseguo dell’intervista spiego però che questo non basta, bisogna anche aiutare la persona che ha raggiunto questo livello di calma e lucidità ad allontanarsi da rigidi schemi mentali che portano a vivere l’ansia e avvicinarsi a nuove modalità più funzionali di interazione con la sua realtà emotiva, mentale e relazionale.
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A presto!
Dott. Manuel Mauri