Ciao, in questo momento sono in India e ti sto scrivendo da un internet access dellâaeroporto quindi scusami in anticipo se lâarticolo sara breve.
Sto attraversando diverse regioni dellâ India per approfondire  la meditazione e lo yoga e devo dirti che ho trovato diversi punti di incontro con lâipnosi e lâautoipnosi. Se segui da un po’ di tempo questo blog, sai che lâipnosi e’ uno stato di coscienza dove puoi superare i comuni limiti che vivi riguardo te stesso e scoprire le tue potenzialitaâ  inespresse per vivere meglio.
La meditazione e in partcolare quella proposta da P.r. Sarkar, un ricercatore indiano molto seguito in India, trova diverse similitudini con quella che eâ lâipnosi in occidente apportando alcune fondamentali integrazioni e novita’ di cui ti parlero’ nei prossimi posts.
Ma adesso vorrei parlarti di quello che mi ha davvero colpito in questi primi giorni di viaggio in India..
Qualche giorno fa ero a Dheli e ho notato come a differenza dellâoccidente, molte persone dedicano del tempo a fare delle pratiche spirituali, in particolare ho visto musulmani, induisti e cristiani stare tutti insieme al parco e ognuno a suo modo prendersi del tempo per âmeditareâ. Senza problemi perfettamente integrati nelle loro diversitaâ di vedute.
Questo mi ha fatto molto pensare..
Mella mia pratica ipnotica come psicoterapeuta le persone trovano difficolta’ a dedicarsi qualche minuto per stare ad occhi chiusi e praticare lâautoipnosi, ma il semplice fatto di fare insieme degli esercizi di autoipnosi li fa stare cosi’ bene che chi prima, chi poi, trova del tempo per integrare esercizi di autoipnosi nella sua routine quotidiana..
In questo paese estremamente povero ognuno trova del tempo per meditare o comunque staccare dal quotidiano e stare con se stessi. Non hanno molto ma sembrano felici..
Ci sono differenze evidenti tra meditazione ed ipnosi, ma il tentativo di integrare le due cose come ad esempio la âminfullnessâ stanno rendendo questa distanza sempre piu breve, consentendo anche ad un occidentale di vivere piuâ felice.
A presto!
Manuel Mauri