Mindfulness Ipnosi e Meditazione
Ultimamente ho partecipato ad un convegno di Jon Kabat-Zinn Professore di medicina dell’Università del Massachussetts, ideatore della Mindfulness e ho avuto la possibilità di fargli alcune domande riguardo la differenza tra l’ipnosi, la mindfulness e la meditazione.
Sempre più ricerche scientifiche stanno infatti documentando gli effetti positivi che una regolare pratica di meditazione porta ad ottenere, attirando l’attenzione di chi cerca un rimedio efficace a problemi di stress o ad esempio per ridurre l’ansia.
Lo scopo della Mindfulness è quello di aiutare le persone a diventare maggiormente consapevoli del momento presente attraverso l'”osservazione non giudicante” dei propri pensieri, sensazioni ed emozioni.
Ma l’ipnosi, la mindfulness e la meditazione in cosa sono diverse?
Meditare, fare ipnosi e la Mindfulness quali differenze
La meditazione è una pratica che consiste nel concentrare la mente su un’oggetto, un’idea, un suono, un pensiero e viene utilizzata da secoli per diversi fini, nel caso della midfulness l’obiettivo non è spirituale o religioso ma di invece quello di migliorare il benessere psicologico della persona.
La differenza fondamentale tra la meditazione e la mindfulness consiste nel fatto che concetti tipici di alcune filosofie come ad esempio la”compassione”, il “non attaccamento”, la “contemplazione della tranquillità” e l’ “essere centrati anche nell’azione” sono stati presi ed inseriti in un contesto prettamente psicologico.
Il problema è anche che chi si avvicina alla meditazione in genere ha accettato delle premesse collegate a un credo specifico(esempio buddismo, taoismo etc..) mentre nella mindfulness questo non è necessario.
Non è qui di necessario aderire ad un particolare credo per praticare la mindfulness.
Il secondo punto è che molte persone hanno difficoltà ad avvicinarsi alla meditazione per perché l’idea di stare ad occhi chiusi senza sapere che fare può disorientare e non essere facile per chi inizia, mentre una pratica strutturata in protocolli specifici come la mindfulness può risultare più semplice da approcciare.
Prima di dirti quello che ho scoperto anche grazie alle risposte del Dott. Kabat-Zinn ti invito ad ascoltare un audio di meditazione Mindfulness presente sul sito del Dott. Gennaro Romagnoli, Psicologianeurolinguistica.net, trovi tanti esempi questo è chiamato la meditazione della montagna clicca qui per ascoltarlo.
Mindfulness ipnosi e meditazione quali benefici
Se hai ascoltato la meditazione guidata proposta dal Dott. Romagnoli, ti sarai reso conto che la mindfulness e l’ipnosi hanno diversi punti in comune.
Quando ho chiesto a Kabat-Zinn la differenza tra midfulness e ipnosi la sua risposta è stata“Se l’ipnosi viene utilizzata per aumentare la consapevolezza della persone non ci sono praticamente differenze con la mindfulness”.
Anche il Dott. Michael Yapko nel “Mindfulness and Hypnosis” analizza come le procedure di meditazione guidata della mindfulness utilizzano gli strumenti ipnotici come ad esempio le suggestioni dirette(sentiti bene, entra in contatto con te stesso) per orientare l’attenzione delle persone e mantenerle concentrate sul presente.
I benefici del praticare l’ipnosi e la mindfulness sta nel fatto che queste due discipline possono essere complementari.
Come scrivevo qualche in questo articolo l’ipnosi Strategica® parte dal presupposto che se una persona non riesce in qualcosa (ad esempio calmarsi) è semplicemente perché non sa come si fa, non ha una procedura e delle strategie che gli consentano di ottenere quel risultato. In ipnosi può apprenderle in maniera “esperienziale” cioè vivendole in prima persona e ricreandole autonomamente qualora ne avesse nuovamente bisogno.
Nella mindfulness le suggestioni ipnotiche non hanno lo specifico compito di insegnare diverse abilità come nell’ipnosi ma si rivolgono esclusivamente all’imparare a rimanere nel momento presente.
Chi utilizza già l’ipnosi è avvantaggiato nella pratica della mindfulness perché è allenato ad ascoltarsi; utilizzare questa tecnica insieme all’ipnosi aiuta a svuotare la mente e a prevenire lo stress.
Se vuoi praticare altre meditazioni guidate mindfulness visito il sito del Dott. Romagnoli nella sezione “Guida completa per meditare” cliccando qui
A presto!
Ciao Manuel
complimenti per il post e per l’esperienza di prima mano che ci riporti
Grazie mille per la citazione:) trovo ancora incredibile che senza
esserci messi d’accordo o averne discusso in precedenza, abbiamo iniziato a praticare la meditazione…chissà che non sia opera di un qualche inconscio collettivo;))
Grazie Gennaro,
e si..una curiosa coincidenza!
Ciao Manuel,
grazie per il post.
Lo trovo molto interessante e mi hai dato un’ottimo spunto di lettura.
Proverò anche l’audio del Dott. Gennaro Romagnoli.
Buona giornata.
Ciao Davide,
grazie a te per il commento.
Buona pratica e tienimi aggiornato.
Ciao a tutti, io sono sembre scettico riguardo a pratiche che sembrano qualcosa di nuovo e poi se vai a vedere hanno “solo” un nome diverso. Metto tra virgolette perchè non ho approfondito in prima persona la mindfulness ma da ciò che ho letto nel blog del Dott Romagnoli e in questo articolo del Dottor Mauri mi sembra di capire che il suo creatore abbia fatto così. Cambiare nome a una cosa che esiste già. Per esempio non credo sia esatto dire che “non sia necessario aderire ad un particolare credo per praticare la mindfulness”. Mi spiego.
Io ho iniziato anni fa meditazione leggendo i libri del primo Osho quelli dove trattava solo di meditazione e lui è sempre stato areligioso perciò per praticare meditazione non dovevi aderire ad un particolare credo. O meglio poi ad un credo aderivi nel senso che il tuo guru diventa Osho e ci sono sempre gli integralisti anche lì. Ma anche nella mindfulness penso che si possano trovare gli impallati che “non gli puoi toccare” Jon Kabat-Zinn o mi sbaglio? 🙂 Anche quelli sono tutte caratteristiche tipiche dei credi o meglio dei culti. Perciò, ripeto da ignorante di questa disciplina, mi chiedo e soprattutto vi chiedo… è veramente qualcosa di nuovo questa mindfulness?
Grazie per l’attenzione.
Emanuele.
Ciao Emanuele e grazie per i commento.
Cambiare il nome a qualcosa che esiste già è una pratica diffusa in molti campi.
Nel caso della mindfulness viene citata dagli autori la fonte(meditazione Vipassana) e quello che è stato cambiato per applicare la consapevolezza del momento presente in un campo psicologico.
Chiaramente una persona può avere un proprio credo e praticare la mindfulness non credo ci siano controindicazioni in tal senso.
A presto!
Salve, sono uno psicologo psicoterapeuta ipnotico e sto studiando da poco la pratica mindfulness. Vorrei chiedervi se esiste una traduzione italiana del testo di Michael d. Yapko “midfulness and hypnosis” grazie
Salve Loris,
non ho trovato nessuna traduzione italiana del testo di Yapko.
Quella in lingua originale la puoi trovare anche su amazon http://www.amazon.com/Mindfulness-Hypnosis-Suggestion-Transform-Experience/dp/0393706974
A presto!