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senso di colpa

Qualche settimana fa la mia amica Cristina (nome fittizio per la privacy) mi contatta via chat chiedendomi se ho un minuto da dedicarle..
Quello che mi racconta è che da qualche tempo non ce la fa più a sopportare la situazione in cui si trova. E’ come se tutti pretendessero da lei favori e, forse perché è di carattere sempre molto disponile o più probabilmente perché ha paura di dire di no, si ritrova a dire di si a tutti anche quando in realtà non vorrebbe.
Perché Cristina non riesce a dire di no?
 
imparare a dire di no ai sensi di colpaPer molte persone dire di no è difficile perché nella loro mente questo significa deludere le aspettative che gli altri hanno su di loro e farli soffrire.
Spesso Cristina si ritrova a pensare “Vorrei dire di no a questa cosa ma proprio..non posso“. Quello che succede in questi casi è che nella persona si genera quello che viene comunemente chiamato “senso di colpa”.
 
Ma cos’è il senso di colpa?
Il senso di colpa è una forma di auto-ipnosi negativa che si genera nella mente delle persone seguendo principalmente questa struttura a 3 fasi:
  1. Faccio qualcosa che mi da piacere e che è assolutamente lecito;
  2. Immagino che qualcuno potrebbe dispiacersene;
  3. Mi sento male per aver generato sofferenza/aver ferito qualcuno.
Inconsciamente questa forma di autoipnosi negativa che noi chiamiamo “incantesimo”finisce per bloccare la persona che, pervasa dalla paura di ferire qualcuno se gli si dice no, eviterà di comportarsi secondo quelli che sono i suo desideri ritenendo più importante soddisfare quelli degli altri.
Come capire quando dire di no?
donna soddisfattaSapere dire di non quando serve è un’abilità fondamentale per ogni essere umano. Di fatti se non riusciamo a dire di no quando lo riteniamo necessario si rischia di finire all’interno di quello che abbiamo chiamato l“Incantesimo della cancellazione”

E’ importante considerare che ci deve essere un equilibrio tra l’esaudire quelli che sono i nostri bisogni e l’esaudire le richieste che ci vengono fatte dagli altri. Quando non c’è equilibrio tra i nostri bisogni e le richieste degli altri la nostra mente riceve il messaggio che quello che vogliono gli altri è più importante di quello che noi desideriamo e questo genera frustrazione e sofferenza.

Come fare a dire di no!

donna sicura di sePer imparare a dire di no è necessario che tu abbia in mente un concetto tanto semplice quanto importante: i tuoi bisogni sono importanti tanto quelli degli altri.
Imparare a mettere dei “paletti” ti consente di aiutare chi davvero ha bisogno di te e delle tue capacità e allontanare i “vampiri relazionali” ovvero quelle persone che approfittando della tua buona fede chiedono senza mai dare.
Per imparare a dire di no è utile considerare una struttura che ti sveleremo nei prossimi post e che tiene conto delle paure che si possono avere a dire di no ed il tuo diritto di essere libera/o di non fare qualcosa che non vuoi fare. Questo ti consente di liberarti da condizionamenti che possono farti soffrire e aiutare gli altri quando davvero senti di volerlo fare.
Tu cosa ne pensi?
Ti auguriamo una splendida giornata!
Dott. Manuel Mauri & Dott. Mauro Barachetti
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Ciao!

oggi ti faccio una domanda un pò personale..

Sei mai stato tradito?
Riesci a perdonare un tradimento?

Questa mattina ha letto questo articolo (fonte: online@quotidiano.net)
dove la “solita ricerca americana” evidenzia che i tradimenti sono relativamente comuni anche nelle coppie sposate, perfino in quelle che si dichiarano “soddisfatte” del loro rapporto: circa il 22 per cento degli uomini e il 13 per cento delle donne tradiscono.

Ma c’è una buona notizia;-)

“Chi decide di ripartire insieme fa sapere la psicologa Diana Kirshner, ricominciando tutto da zero ce la può fare.Anzi, le coppie che riescono ad uscire dalla crisi sono più unite e forti.

Infedeli o infedeli cronici?

Naturalmente ci sono casi in cui i partner tradiranno ancora, i cosiddetti infedeli cronici”.”Esistono cinque segnali – fa sapere la Kirshner – che possono aiutare a distinguere il traditore ‘seriale’ da quello occasionale, che è possibile ‘riabilitare’:

1. È sinceramente pentito e si assume tutta la colpa;
2. Ha tagliato tutti i contatti con l’amante;
3. Dimostra una rinnovata devozione.
4. Affronta la questione in modo aperto ed onesto, ha capito lo sbaglio e ha compreso cosa mancava nel rapporto.
5. È pronto persino ad affrontare la psicoterapia, per migliorare se stesso ed il rapporto”.
“Se il partner possiede tutti questi requisiti – spiega la Kirshner – gli studi dimostrano che è possibile ricucire in modo stabile il rapporto.

Ma esiste comunque la possibilità di essere traditi di nuovo.

Anche qui ci sono alcune ‘spie’ che possono smascherare un tradimento segreto: fa tardi a lavoro, compie improvvisi ed insoliti viaggi in cui non si è invitati, riceve telefonate misteriose, troviamo scontrini e fatture di soggiorni in hotel e di regali mai ricevuti, l’intimità nel rapporto diminuisce e aumentano le distanze.

In questi casi ci si dovrebbe preparare emotivamente a un nuovo tradimento, ma non si può prevedere con certezza”.

Quindi – suggerisce Diana Kirshner, se avete deciso di perdonare andate avanti.

Ma se lui vi tradisce di nuovo, ci si deve proteggere, troncando immediatamente il rapporto.

Rimanere con un traditore – sottolinea la Kirshner – potrebbe pregiudicare nuovi rapporti futuri: la rabbia ed il dolore vanno lasciati alle spalle.

Comunque, se il vostro/a compagno/a si ‘smarrisce’ solo una volta, non è necessariamente detto che lo rifarà secondo la Kirshner.

Non so voi ma io continuo a pensare al finale del film “L’ultimo bacio” e mi chiedo : al di la del fatto che tu riesca a perdonare un tradimento o meno, riusciresti davvero a fidarti ancora di quella persona?

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Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Ciao
Manuel

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