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Authors Messaggi di DOTTOR MAURI

DOTTOR MAURI

85 POSTI 232 COMMENTI

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Ciao,
conosci Cloé Madanes?

Cloé Madanes è una psicoterapeuta di fama mondiale, docente di terapia familiare e di terapia breve. E’ stata allieva diretta di Milton Erickson ed è stata una delle prime promotrici dell’approccio strategico in psicoterapia.

Ha scritto libri tradotti in più di 20 lingue, il più famoso è:”Amore, sesso e violenza: strategie per il cambiamento” pubblicato in Italia dalla casa editrice “Ponte alle Grazie” .

Perchè Anthony Robbins chiede consigli a Cloé?

Anche Anthony Robbins si avvale del suo aiuto. Infatti dal 2002 Cloé lavora con Robbins nello sviluppo di “interventi strategici“, ovvero strumenti e strategie per aiutare le persone di differenti culture e background a superare problemi ed ostacoli che incontrano nella propria vita.

Ho visto diversi video di questi interventi strategici ma quello che ti consiglio è”Reclaiming your true identity” di cui qui sotto puoi vedere un estratto:

E’ un video della durata di circa 90 minuti nel quale si utilizza “l’intervento strategico” per produrre un cambiamento in questa signora che, a seguito di un padre violento ha nascosto la propria indentità e che, attraverso esercizi e strategie brevi ma di forte impatto emotivo, puoi letteralmente vedere trasformarsi.

Imparare a fare interventi
strategici on-line?
Grassetto

 

 

Da qualche giorno Robbins e la Madanes hanno creato un programma on-line per imparare questi strumenti attraverso una serie di video e supervisioni fatte direttamente da Cloé Madanes.

Se sei interessato a questa nuova modalità di apprendimento che sta prendendo man a mano sempre più piede anche in Italia ecco dove puoi trovare le informazioni necessarie(clicca qui)

Ciao
Manuel

Ciao,

Cosa c’entrano l’ipnosi e l’autoipnosi con Carl Jung?

Forse conosci il nome di Jung in quanto fondatore della psicologia analitica ma forse non sai che Jung è stato un grande ipnotista e precursore dell’auto-ipnosi.

“Nel 1905 conseguii la docenza in psichiatria e lo stesso anno fui nominato primario della cinica psichiatrica dell’ Università di Zurigo..durante i primi semestri le mie lezioni concernevano principalmente l’ipnosi..” (C.G. Jung “Ricordi, sogni, riflessioni ed.Bur 1992)

In molti sanno che Jung era considerato il “delfino” di Freud o se vogliamo quello che sarebbe diventato il successsore di Freud nel movimento psicanalitico tanto che Freud stesso gli chiese di recarsi in America con lui e tenere una serie di conferenze alla Clark University.

jung e freudNel viaggio in nave i due iniziarono a conoscersi meglio e ad analizzare i rispettivi sogni e mentre Freud chiedeva a Jung di aprirsi e lasciarglieli analizzare lui non era però così propenso a lasciare che Jung analizzasse i suoi..

E questo a Jung forse non andava tanto giù..

Da lì le prime divergenze che portarono poi alla separazione.. Qualcosa che in pochissimi sanno è che Jung ha iniziato il suo percorso grazie all’incontro con una medium.. sua cugina Helene Preiswerk.

heleneHelene invitava Jung a partecipare alle sue “sedute spiritiche” dove manifestava quelli che oggi sappiamo essere fenomeni spontanei che avvengono nella trance ipnotica. Per quei tempi non era chiaro cosa accadesse in ipnosi e così la trance ipnotica e le sedute di ipnosi regressiva venivano attribuiti poteri mistici, la trance sonnambulica e le altre manifestazioni associate attiravano curiosi che attribuivano le capacità di Helene a poteri sovrannaturali.

Arriva l’autoipnosi..

freudFreud abbandonò presto l’ipnosi perchè per sua stessa ammissione non ne era capace di usarla, una tecnica “capricciosa”come lui stesso dice chiaramente nella seconda delle cinque conferenze sulla psicanalisi alla Clark University di Worchester, Massachusetts nel settembre del 1909:

"quando feci l'esperienza che nonostante tutti i miei sforzi non mi riusciva di trasferire lo stato ipnotico a più di una piccolissima parte dei miei malati, 
decisi di rinunciare all'ipnosi.."

Jung invece vi dedicò 6 anni della sua vita dal 1913 al 1919.

Si chiuse in casa iniziando a praticare degli “esercizi” che avevano lo scopo di provocare l’emergere di immagini dall’inconscio e creare in lui un’ “attivazione emotiva” che gli permettesse di entrare in contatto con quelle parti di sé rimaste in ombra e recuperare così abilità e risorse inconsce.

Jung lavorava per provocare l’emergere delle immagini inconsce e nel suscitare la loro irruzione nella coscienza attraverso due tecniche principali:

  1. il contenuto dei suoi sogni;
  2. il racconto di storie creative.

Jung descrive questo percorso che adesso sappiamo essere in realtà un percorso di auto-ipnosi come un viaggio all’interno del suo inconscio, un percorso che lo portò dall’avere un carattere estremamente introverso allo sviluppare un’estrema estroversione con un conseguente “senso di sollievo e libertà“.

Jung era anche uno studioso di filosofia orientale, praticava la meditazione ed era uno studioso del Tao te Ching.

Per chiudere questo post mi piacerebbe condividere con te tre frasi tratte da questo libro che lui conosceva così bene.

"Colui che conosce gli altri è sapiente;  
Colui che conosce se stesso è illuminato.
Colui che vince un altro è potente; colui che vince se stesso è forte.
Colui che agisce con forza ha risolutezza;  
colui che sa soddisfarsi è ricco."

Ciao,

Dottor Mauri

Ciao,
cosa hanno in comune Susan Boyle, Milton Erickson e l’ipnosi/autoipnosi?

Innanzitutto Susan Boyle..(qui a sinistra)

Vado a casa dei miei qualche giorno fa e mio padre insiste per farmi vedere un video su youtube del reality Britains Got Talent 2009, la versione inglese di X-Factor per intederci, inisiste perchè vuole farmi vedere il video di una certa Susan Boyle..

Mio padre inisiste e mi dice guarda e poi ascolta..

Ti dico lo stessa cosa i guarda il video a questo link http://www.youtube.com/watch?v=9lp0IWv8QZY e ascolta..

Se non capisci l’inglese(e ti fidi della mia traduzione;-) nel video Susan sui presenta sul palco, è un’audizione con 3 giudici, che le chiedono informazioni su di lei prima di ascoltarla cantare.

Fisicamente non è il massimo e nel momento in cui sale sul palco, il pubblico inizia a ridacchiare per il suo aspetto.

Uno dei giudici le chiede il suo nome e cosa fa nella vita; Susan ha 47 anni ed è disoccupata, ma ha un sogno che è quello di diventare una cantante professionista di successo come il suo idolo, la cantante Elaine Paige.

Tra le risate del pubblico e l’imbarazzo del giudice le viene anche chiesto come mai solo adesso a 47 anni si è decisa a cantare e lei risponde semplicemente: “Prima non avevo mai avuto l’occasione”.

Poi inizia a cantare e, mentre il suo aspetto è(come dice lei stessa) quello di un “garage”, la sua voce è estremamente bella e commuovente, molti in fatti si emozionano tra il pubblico.

La sua esibizione finisce con una standing ovation di tutto lo studio dove si registra il programma.

9 giorni dopo la sua esibizione i suoi video in totale vengono visualizzati più di 100 milioni di volte, il download della sua interpretazione del brano I dreamed a dream, tratto da Les Miserables supera il miliardo di download.

In un’intervista Susan racconta la sua esperienza di vita:

Sono felice come sono, anche se quando ho guardato il video della mia canzone ho pensato che somiglio a un garage e mi sono sentita mortificata”.

Ma non credevo di riuscire a commuovere così tanta gente, e a rivedermi mi sono commossa anch’io.

Da giovane i coetanei mi prendevano in giro, e i loro commenti bruciavano, ma ora sono tutti gentili. Ridevano di me, ma ride bene chi ride ultimo, no? Ho sempre amato cantare ma non avevo mai avuto l’opportunità di farlo in pubblico.

L’importante, nella vita, è non arrendersi.
Fare un passo alla volta“.

Questa storia mi ha molto ricordato le storie che Milton Erickson, il padre dell’ipnosi moderna, usava come esempi e metafore da utilizzare nella terapia ipnotica per aiutare i suoi pazienti a superare situazioni difficili, con risultati così eccezionali da sembrare a volte addirittura impossibili.

Nella storia di questa donna che mantiene vivo il suo sogno e aspetta 47 anni per avere la sua occasione, mi sono ricordato di quei racconti di Erickson dove racconta le proprie esperienze di vita(che puoi trovare nel il libro”La mia voce ti accompagnerà” ed. Astrolabio), le proprie difficoltà e il suo acceso attaccamento alla vita, nonostante la poliomelite e la dislessia.

Credo che ti possano aiutare a goderti maggiormente la vita.

“Fare un passo alla volta, non arrendersi”.

Ciao
Manuel

p.s. anche la storia Adriana Jannilli è eccezionale http://ipnosi-strategica.blogspot.com/2008/07/il-mio-sogno-sempre-stato.html

Ciao,

Qual’è la differenza tra ipnosi e autoipnosi?

E’ possibile imparare l’autoipnosi per smettere di fumare o per dimagrire?

Puoi insegnarmi ad auto-ipnotizzarmiper combattere l’insonnia?

Questo è quello che le persone mi chiedono sapendo che utilizzo strategie ipnotiche brevi nella consulenza psicologica.

Da qualche mese sto facendo una ricerca presso un famoso ospedale di Milano dove, con una serie di sedute a cadenza settimanale, utilizzo l’ipnosi per aiutare le persone a migliorare la propria autostima.

Capita durante le sedute che alcune persone mi chiedano se esistono dei modi per utilizzare l’ipnosi in modo autonomo, senza bisogno di dover venire in ospedale o in studio e, se è possibile insegnarglielo.

In altre parole quello mi chiedono è di imparare ad auto-ipnotizzarsi per cambiare i pensieri e i comportamenti che ritengono dannosi o dai quali si vogliono liberare.

A mio parere questo non solo è positivo ma significa sopratutto prendere la responsabilità della propria salute ed essere liberi di imparare a utilizzare la propria mente per migliorare se stessi.

Di fatti come avrò modo di approfondire nei post che seguiranno vorrei condividere con te le basi dell’auto-ipnosi ed in particolare dell’Autoipnosi Ericksoniana.
Credo che conoscere queste tecniche e la loro storia possa aiutarti ad essere maggiormente consapevole delle tue risorse e di come sfruttarle al meglio per aumentare il tuo benessere.

Segui da ora i miei prossimi post in modo da non perderti nulla..
Ciao
Manuel

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Ciao,
in questo video di 8 minuti preso dal blog di Anthony Robbins si parla di come piccoli cambiamenti posso portare grandi risultati.

Il concetto è semplice e Robbins(il suo stile può piacere o meno o essere indifferente;-)) attraverso una serie di esempi lo rende chiaro.

Nel mio lavoro di psicologo pochi particolari nel mio modo di ascoltare ed intervenire in un colloquio, possono farmi risparmiare sedute e sedute, magari sono particolari poco importanti ma volte fondamentali.

Se sei uno sportivo sai l’importanza che piccolissime variazioni nel tuo allenamento(alimentazione, tempi di recupero, impostazione del gesto tecnico etc..), portano alla performance sportiva, e a volte sono piccolissimi accorgimenti..

Le persone a volte si trattengono dal cambiare perchè immaginano qualcosa di difficile e che richieda grossi sforzi, nel video invece Robbins fa un esempio di quando gli hanno insegnato a giocare a golf e di come i “millimetri” facciano la differenza

Ciao
Manuel

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Ciao,

voglio segnalarti che Anthony Robbins, ha aperto un blog, Tony Robbins Training, dove mette dei video ed hai la possibilità di vederlo dal vivo mentre insegna.

I video durano circa 8/10 minuti.

A questo indirizzo trovi il suo primo post

http://tonyrobbinstraining.com/2/welcome-to-tonyrobbinschange/

Quanti commenti ha ricevuto il suo primo post?

623!

Ciao
Manuel

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UN ESERCIZIO PER AUMENTARE IL PROPRIO BENESSERE CON L’AUTOIPNOSI

Quando si parla di autoipnosi solitamente le persone credono di dover fare chissà quali complicate procedure per accedere ad uno stato di autoipnosi, alcuni credono addirittura di non poter entrare in autoipnosi.

In realtà basta osservarsi con maggior attenzione.

Per imparare ad accrescere il proprio benessere il primo passo è proprio quello di iniziare a riconoscere quelle immagini che creiamo automaticamente quando ci sentiamo sicuri; cosa vediamo di noi, quali attività visualizziamo spontaneamente, come ci vediamo mentre ci muoviamo fiduciosi nelle relazioni con gli altri.

Successivamente imparare ad ascoltare quello che spontaneamente ci diciamo quando ci sentiamo sicuri e pieni di fiducia in noi stessi, le parole e l’enfasi che mettiamo nel ripetercele dentro la nostra testa.

In ultimo possiamo prestare attenzione alle nostre sensazioni; quali segnali ci invia il nostro corpo sotto forma di sensazioni quando siamo sicuri e proviamo fiducia in noi stessi, com’è la nostra postura, come si muove il nostro corpo quando ci muoviamo sicuri nel mondo.

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BENESSERE PSICOLOGICO ED AUTOIPNOSI

Che accada a tutti noi di entrare ed uscire da stati di coscienza modificati non è un presupposto sufficiente a migliorarci, bisogna anche sapere come utilizzare questi stati per accedere alle nostre risorse.

Molto spesso infatti non saper come riconoscere ed utilizzare questi stati modificati di coscienza può essere dannoso per il nostro benessere.

AUTO IPNOSI NEGATIVA

Un esempio molto comune riguarda l’ansia.

Molto spesso le persone vivono intere giornate in preda a stati d’ansia che in buona parte creano ipnoticamente da soli.

Iniziano a pensare ad un impegno o ad un appuntamento che avranno nel pomeriggio e sistematicamente generano immagini, parole e sensazioni che li portano in uno stato di coscienza modificato.

UN ESEMPIO PRATICO

Il mio primo esame universitario l’ho preparato con un amico, Paolo.

Ci trovavamo a studiare in biblioteca per preparare l’esame di biologia e la nostra preparazione era pressoché identica. In treno ci siamo messi a ripassare ma Paolo ha iniziato inconsapevolmente ad utilizzare una forma di autoipnosi negativa.

Ha iniziato a vedersi all’esame impreparato, nella sua immaginazione il professore gli chiedeva qualcosa che lui non sapeva, e lui a quel punto iniziava ad andare in ansia, un ansia così forte da mescolare i suoi pensieri e mandarlo in confusione e non riuscire a rispondere.

All’esame mi ricordo ancora la domanda del professore, i mitocondri, lui la sapeva perché l’abbiamo ripassata proprio qualche ora prima in treno ma come aveva programmato inconsapevolmente nella sua testa è andato in confusione tanto da non riuscire nemmeno a ricordarsi di sapere la risposta.

Ha creato una trance ipnotica negativa.

AUTOIPNOSI POSITIVA

Chiaramente l’autoipnosi può essere utilizzata non solo come limitazione (autoipnosi negativa) ma anche per accedere alle nostre risorse inconsce (autoipnosi positiva).

Questo accade ogni qualvolta utilizziamo le immagini, le parole e le sensazioni per agire con maggior fiducia nel mondo esterno.

Un‘ esempio comune a molti è quello che accade quando valutiamo di essere molto competenti in qualcosa che facciamo bene e ci piace.

In questo caso le immagini interne che creiamo nella nostra mente ci fanno vedere sicuri e fiduciosi nello svolgere quell’attività, automaticamente ci diciamo che possiamo farcela ed agiamo muovendoci con la sensazione di sentirci sicuri di noi stessi.

Molto spesso le persone mi chiedono la diferenza tra ipnosi e autoipnosi.

L’utilizzo dell’ipnosi viene solitamente inteso nelle sue applicazioni cliniche in quanto una forma di terapia breve, e normalmente viene associata alla terapia che utilizza l’ipnosi al fine di aiutare il paziente a superare i suoi problemi.

In realtà questa tecnica, risulta rapida ed efficace anche nel campo del benessere psicologico.

Le applicazioni dell’ipnosi nel campo del benessere psicologico e dello sviluppo personale hanno una vasta applicazione;

sviluppare l’autostima;

gestire lo stress;

gestire meglio il tempo;

migliorare la comunicazione interna (con se stessi) ed esterna (con gli altri) imparando ad essere maggiormente incisivi e a creare un clima relazionale migliore;

vivere lontani dall’ansia.

PERCHÉ L’IPNOSI?

Come ho scritto già in altri articoli l’ipnosi non è altro che uno stato modificato di coscienza, un’esperienza comune a tutti gli esseri umani (Haley, 1978).

Hai mai fatto l’esperienza di guidare l’auto ed essere sospeso nei tuoi pensieri?

Nonostante ciò non dormivi ma eri attento, sei arrivato a destinazione non essendo consapevole di tutta la strada percorsa, la tua attenzione era rivolta all’interno di te mentre la tua parte consapevole si occupava di farti cambiare le marce e seguire la strada giusta.

Oppure, sei stato al cinema e hai visto un film particolarmente emozionante?

Hai riso o ti sei commosso vivendo quello che accadeva al personaggio come se tu stesso lo stessi vivendo in prima persona?

Molti pensano che l’ipnosi sia qualcosa di oscuro o astruso mentre invece come vedi è qualcosa che proviamo quotidianamente.

Sapendo che tutti noi siamo predisposti ad entrare ed uscire da stati modificati di coscienza (trance), come possiamo utilizzare questa nostra caratteristica per migliorare noi stessi?

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Un ringraziamento a tutti voi!!

Mauro ed io desideriamo ringraziarti perchè in 15gg. dal lancio dell’ebook gratuito “Cos’è l’ipnosi?” in moltissimi lo hanno già scaricato.

Davvero non ce l’aspettavamo..

La cosa che più abbiamo apprezzato è stato che insieme alle domande e ringraziamenti ci avete dato dei consigli utilissimi per migliorare la guida “Cos’è ‘ipnosi“.

In tanti ci hanno chiesto maggiori informazioni sulle consulenze psicologiche, si sono resi conto di quante diverse applicazioni ha l’ipnosi e, anche le persone che ci conoscono da tempo,ci hanno chiesto maggiori informazioni a riguardo.

Altri ci hanno chiesto se è possibile utilizzare l’ipnosi per imparare più velocente la pnl, e più avanti infatti dedicheremo maggior spazio alle applicazioni dell’ipnosi non solo nell’ambito clinico ma anche in quello relativo allo sviluppo personale, autostima, comunicazione e pnl.

Se non l’hai ancora fatto scaricalo cliccando qui e aiutaci a migliorare scrivendo dei commenti o quello che voorresti sapere sull’ipnosi.

Grazie ancora a tutti!!!!

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RIMANETE CONNESSI