L’Accademia Yoga organizza il 2 marzo 2019 il corso “Autostima e benessere psicologicoâ€. Il corso ha come tema l’autostima e come aumentarla lavorando sulle sue 3 componenti principali:
auto-immagine(come mi vedo),
dialogo interiore(cosa penso di me)
auto-efficacia(quanto mi ritengo in grado di raggiungere le mete che mi prefiggo).
Per far questo si utilizzano degli strumenti psicologici che si sono dimostrati efficaci a tal fine:
tecniche corporee;
tecniche di rilassamento guidato;
tecniche di meditazione ed auto-osservazione.
Il corso ha una forte componente pratica.
Dopo una breve introduzione teorica che serve a comprendere quello che si andrà a fare successivamente, vengono svolte esperienze ed esercizi individuali, di coppia e in gruppo.
«Le tecniche proposte provengono dalla mia esperienza di insegnamento sia a gruppi che nelle consulenze individuali utilizzando tecniche di yoga, tecniche base di meditazione ed esperienze di rilassamento profondo. Nel corso vengo affiancato da un tecnico che gestisce il volume e gli effetti della voce e le musiche adeguate di sottofondo che creano un’esperienza molto piacevole e profonda di apprendimento», Manuel Mauri.
Sarà inoltre presente Paola Rossini, naturopata che arricchirà l’esperienza con consigli, suggerimenti, e realizzerà una scheda personaleper ciascuno dei partecipanti.
Attenzione il corso è a numero chiuso
Al termine verrà consegnato un attestato di presenza e la Scheda Personale redatta dalla naturopata.
Ascolta l'audio di ipnosi gratuito per ridurre lo stress
Cos’è lo stress?
Secondo Hans Selye (1976), lo stress è una risposta dell’organismo a stimoli di diversa natura (stressors).
In altre parole le persone sono sottoposte a diversi stimoli esterni durante l’arco della propria giornata ma non è lo stimolo in se a determinare le conseguenze che andremo a sperimentare su di noi.
Se non sappiamo adattarci positivamente questi potrebbero sopraffarci e logorare le nostre difese.

Stress negativo / stress positivo
Quando si parla di stress bisogna tenere presente che lo stress in se non è un elemento negativo per la nostra salute. A fare la differenza è come la persona vive la situazione.
Selye fu il primo ad identificare due diverse tipologie di stress che lui chiamò distress (stress negativo) ed eustress ( stress positivo).
Lo stress negativo o distress si ha quando stimoli stressanti, ossia capaci di aumentare le secrezioni ormonali, instaurano un logorio progressivo fino alla rottura delle difese psicofisiche.
Questo accade quando c’è:
attivazione dell’organismo, anche in assenza di eventi stressanti
l’organismo reagisca a stimoli di lieve entità in maniera sproporzionata
Lo stress positivo o eustress si ha, invece, quando uno o più stimoli, anche di natura diversa, allenano la capacità di adattamento psicofisica individuale.
In questo caso lo stress è una forma di energia utilizzata per poter più agevolmente raggiungere un obiettivo.

Cosa ci stressa?
Con il termine stressor, si definiscono quei fattori che spingono l’organismo all’adattamento.
Gli stressor possono essere di tipo:
Biologico e fisico
Sociale
Psicologico


Stressor di tipo biologico/ fisico:

Cambi di stagione
Disastri ambientali
Fattori alimentari e dietetici
Fattori microbici e virali
Inquinamento
Pioggia
Radiazioni
Rumori
Sbalzi di temperatura e di pressione atmosferica
Spostamento rapido attraverso vari fusi orari
Sforzi fisici
Traumi organici

Fattori sociali
I cambiamenti sociali hanno un forte impatto sull’uomo.
Il ritmo e la velocità dei cambiamenti a cui urge adattarsi è sempre maggiore: si pensi ai sempre più frequenti e veloci spostamenti per lavoro, al traffico, alla pubblicità che bombarda di prodotti sempre nuovi, alle trasformazioni linguistiche, alle nuove tecnologie.


Fattori Psicologici
Holmes e Rahe hanno condotto, nella seconda metà degli anni ’60, un’indagine sistematica su come i grandi cambiamenti nella vita di una persona agiscano come eventi stressors. Intervistarono oltre 5000 persone con disturbi sia organici che emotivi, interessandosi particolarmente ai vari tipi di cambiamento (e quindi di riadattamento) incontrati prima di ammalarsi.
La morte del coniuge è risultato l’evento più stressante che tali persone si sono ritrovate ad affrontare, seguita dalla separazione dal coniuge, dalla detenzione in carcere, la morte di un parente stretto, il matrimonio, il pensionamento, i problemi sessuali, l’uscita di casa di un figlio, ecc.
I problemi quotidiani
Le cause di irritazione, dalle piccole seccature ai grossi inconvenienti, possono accumularsi giorno dopo giorno e dare luogo ad una serie di campanelli d’allarme e malattie.
Le ricerche dimostrano che quanto più le fonti di stress sono numerose e gravi per il soggetto, tanto più aumentano i campanelli d’allarme psicologici e organici, diminuiscono le difese immunitarie ed aumenta la suscettibilità a qualsiasi malattia.

E’ possibile imparare a gestire lo stress?
In psicologia si definisce lo stress management come l’abilità di imparare a far fronte (coping) in maniera efficace agli stressor esterni, diminuendo di conseguenza il livello di stress al quale siamo sottoposti.
I passi fondamentali per imparare a gestire lo stress sono:
1- Riconoscere i sintomi
Cosa proviamo in condizione di stress?
Cosa ci diciamo?
Cosa immaginiamo?
Quali immagini mentali si generano dentro di noi?
Ad esempio potrei stressarmi dicendomi
“fai presto che poi devi fare anche questo e questo..”
2- Individuare le fonti di stress
Quando sono maggiormente stressato nell’arco della giornata?
In quali ambienti?
Quali persone?
Quali compiti mi stressano maggiormente?
E’ utile fermarsi per qualche istante durante la giornata e chiedersi:
“cosa sto provando fisicamente in questo momento?”.
Noterai che lo stress tende ad accumularsi in alcune zone specifiche del tuo corpo.
3- Conoscersi meglio
Cosa significa per me ridurre lo stress?
Che significato ha per me lo stress?
Come faccio a rendermi conto di quando gestisco bene lo stress?
Spesso le persone tendono a sovrastimare la difficoltà di un compito
“stressandosi” inutilmente.
A te è mai successo?
4- Identificare le proprie strategie
Cosa non funziona/non ha funzionato?
Osserva come reagisci allo stress..
Cosa utilizzi che invece di aiutarti
aumenta il livello di stress(cibo, alcool, droghe, etc..)?
5- Fare
Quali tecniche conosco per far fronte allo stress?
Cosa potrebbe essermi utile?
Quando posso utilizzarle?
Conosci ed applichi qualche tecnica/metodo
per far fronte allo stress?Â


Quali strumenti posso usare per imparare a gestire meglio lo stress?
Esistono diverse tecniche per far fronte allo stress:
tecniche di respirazione
rilassamento progressivo di Jacobson
training autogeno
tecniche di visualizzazione
Yoga e meditazione
L’utilizzo di una tecnica specifica deve essere vista come un’abilità che la persona acquisisce, ma che non è la soluzione del problema.
Le persone che intendono imparare a gestire meglio lo stress, oltre ad avere strumenti specifici per gestire i momenti critici;
devono essere guidate a re-impostare le proprie modalitÃ
di organizzazione e gestione di se più in generale, rivedere le proprie priorità e come cercano di raggiungere i propri obiettivi.
Impareranno di conseguenza a trovarsi sempre più spesso in situazioni, ambienti e con persone con le quali possono vivere più serenamente e con meno stress.
Cosa fare per liberarsi dallo stress e ritrovare la pace
Da poco più di un anno sto collaborando con l’ospedale Macedonio Melloni di Milano insegnando yoga e meditazione durante un corso di prevenzione dello stress lavoro correlato.
Il corso è rivolto al personale dell’azienda ospedaliera e quindi mi ritrovo ad avere come allievi i medici, gli infermieri ed il personale della struttura; in questo corso settimanale di due ore insegno yoga e meditazione per aiutarli a rilasciare lo stress ed essere più presenti in quello che fanno.
Tutto questo è nato dal lavoro della  Psichiatra Stefania Doria e della sua equipe; ha iniziato a proporre lo yoga all’interno dell’ospedale per quei pazienti che soffrivano di ansia e depressione; i risultati sono stati molto positivi e la sua ricerca è stata pubblicata sul Journal of Affective Disorder(Clicca qui per vedere l’abstract)
Visto i benefici del corso la richiesta di persone che vogliono liberarsi dallo stress con lo yoga e la meditazione è molto aumentata così, la dottoresse Doria mi ha chiesto se potevo aiutarla tende delle lezioni al personale per una nuova ricerca così da verificare se attraverso queste tecniche è possibile ridurre lo stress lavoro correlato. Per valutare scientificamente i cambiamenti avvenuti vengono fatti dei test all’inizio ed alla fine del corso.
Nelle lezioni faccio sdraiare le persone sul tappetino e iniziamo con il rilassamento in modo da svuotare la mente e prepararsi alla pratica delle posizioni. Successivamente faccio fare delle posture(asana) molto semplici e molto lentamente; in questo modo è possibile lavorare sullo sblocco delle tensioni emotive che si annidano nelle contrazioni corporee.
Al termine dedichiamo qualche minuto alla meditazione in modo da svuotare la mente e alleggerirla dal carico di stress residuo.
Oltre ad essere un’esperienza di insegnamento molto bella, le persone vedono subito un risultato e l’effetto liberatorio che una pratica di profonda distensione fisica e mentale ha su di loro; grazie a questi piccoli risultati alcuni si sentono motivati a continuare con la pratica anche al di fuori dell’ospedale.
Come fare per liberarsi dallo stress? Inizia ascoltando questa registrazione!
Le tecniche di rilassamento, lo yoga e la meditazione possono avere un effetto molto profondo sul rilascio dello stress, ti consiglio se ne hai la possibilità di provare questo tipo di tecniche.
Esistono scuole diverse e devi trovare alcune più dinamiche ed altre meno. Anche per quello che riguarda la meditazione ne esistono molte e ti consiglio di scegliere quella che più si avvicina al tuo modo di sentire.
Per il rilassamento puoi sperimentare subito la nuova registrazione che metto a disposizione cliccando qui sotto per ascoltarla
Dopo “Serenamente” l’audio gratuito per calmare la mente e  “Migliora la tua autostima”, voglio condividere con te questo nuovo lavoro dal titolo “Esci dal tunnel”.
Uscire dal tunnel della depressione e godere delle esperienze che la vita ci propone non è sempre facile ma è un’abilità molto importante da sviluppare per il proprio benessere.
Fortunatamente i media stanno parlando del problema utilizzando dei video come ad esempio “Black dog”(con traduzione in italiano). [video_player type=”youtube” width=”560″ height=”315″ align=”center” margin_top=”0″ margin_bottom=”20″]aHR0cHM6Ly93d3cueW91dHViZS5jb20vd2F0Y2g/dj1lQWVwNlZOWVJDWQ==[/video_player]
Sicuramente informare è importante ma da solo non basta..
Come bisogna fare allora per uscire dal tunnel?
Come fare per uscire dal tunnel della depressione e godersi la vita?
La tristezza secondo Paul Ekman è una delle 6 emozioni base dell’essere umano è in se non ha una connotazione negativa ma, quando diventa radicata e predominante rispetto alle altre può produrre un abbassamento della qualità della vita.
Una buona pratica di meditazione ed una costante attività fisica sono abitudini che aiutano  a disporre di una maggiore energia e presenza mentale(esistono sempre più studi scientifici a riguardo), ma purtroppo quando la tristezza si fa profonda può venire a mancare la voglia di movimento e attività introspettive e quindi è utile affiancare un aiuto di tipo diverso.
In questi casi infatti le persone sono “incastrate” in situazioni di vita(lavoro, relazioni, amicizie, famiglia etc..) che producono uno stato di depressione immobilizzando le proprie risorse interiori.
A volte risulta difficile rendersi conto di come continuare a rimanere in quella situazione sia molto spesso la causa del problema. Ma anche quando vi è consapevolezza di stare male la paura può bloccare qualsiasi decisione ed in questi casi l’Ipnosi Strategica può essere di grande aiuto.
E’ molto importante fare un lavoro corporeo specifico che, ad esempio attraverso l’uso del respiro, liberi dalle tensione croniche che si sono accumulate nel corpo a seguito del rivivere le stesse sequenze emotive negative per un lungo periodo di tempo.
E’ anche necessario lavorare sull’emozioni distruttive che tengono legati a quella condizione limitata ed infine avere uno stimolo che ci permetta di entrare vivere una condizione emotiva diversa di maggior fiducia ed apertura.
Proprio per questo ho creato questa registrazione gratuita che voglio condividere con te(ti consiglio di ascoltarla con le cuffie).
Puoi ascoltarla in streaming cliccando qui sotto:
oppure scarica l’audio cliccando qui e lascia il tuo commento!
Naturalmente questo è solo un piccolo  invito a fare qualcosa per uscire dal tunnel della depressione, se senti di aver bisogno di aiuto specifico il mio consiglio è quello di contattare un professionista preparato che ti possa seguire.
Se hai bisogno di me puoi contattarmi cliccando qui.
A presto!
Manuel Mauri
p.s. aiutami ad aiutare più persone possibili condividendo questa registrazione, la pagina o cliccando su mi piace e google+. Grazie!
p.p.s. se vuoi ascoltare l’audio di ipnosi per calmare la mente clicca qui
p.p.p.s. se vuoi ascoltare l’audio di ipnosi per migliorare l’autostima clicca qui
p.p.p.p.s. su pubmed hanno pubblicato questo studio che mostra come la spiritualità possa essere di aiuto in casi di alcolismo, depressione ed ansia. Tu cosa ne pensi?
Dopo aver pubblicato “Serenamente”, l’mp3 di ipnosi per calmare la mente e ritrovare la serenità ( puoi scaricarlo gratis cliccando qui), mi è stato chiesto di rendere disponibili altre registrazioni.
Nel mese di luglio ho fatto un sondaggio proponendo dei possibili argomenti :
Scoprire le tue potenzialità nascoste
Liberarsi dalle dipendenze
Liberarsi dall’insonnia
Liberarsi dallo stress
Perdere peso
Stare meglio con gli altri
Migliorare la salute
Smettere di fumare
Migliorare l’autostima
Aumentare la motivazione
Pensare in positivo
Migliorare la memoria
L’ argomento più richiesto è stato: Migliorare l’autostima.Â
Così sono tornato in studio per registrare un audio di ipnosi che ti possa essere utile per migliorare l’ autostima.
Cos’ è l’autostima
L’autostima è semplicemente un stima, una valutazione di noi stessi.
Non siamo sempre coscienti di come creiamo questa valutazione, quali siano le fonti e  se queste siano adeguate per aiutarci ad avere una visione il più possibile realistica di chi siamo.
Alcuni credono che migliorare l’autostima corrisponda a diventare  persone arroganti e sgradevoli ma in realtà questi atteggiamenti sono tipici della falsa autostima, cioè di chi ha paura di apparire debole e si maschera dietro atteggiamenti di ostentata sicurezza.
All’estremo opposto abbiamo  chi si critica costantemente e si butta giù ancora prima di fare qualcosa. Si sotto stima anche se ha tutte le competenze per farcela.
Si ripete “non ce la faccio, non sono all’altezza” per qualcosa che in realtà è alla sua portata.
Per migliorare la propria autostima è importante innanzitutto diventare consapevoli dei seguenti aspetti:
1. Scoprire quali sono i propri valori fondamentali e  fare chiarezza con se stessi rispetto quello che si vuole e quello che non si vuole nella propria vita.
2. Riconoscere le proprie emozioni distruttive: imparare a riconoscere ed entrare in contatto con emozioni maggiormente sane e che ci sostengano nei momenti di difficoltà .
3. Lavorare sull’immagine di se.
Visto che sono argomenti che spesso mi vengono richiesti ho scritto degli articoli per aiutarti a lavorare su questi aspetti dell’autostima puoi leggerli cliccando qui.
Come migliorare l’autostima con l’ipnosi
Se razionalmente possiamo arrivare a capire come valutare in maniera più equilibrata noi stessi e di conseguenza modificare la nostra autostima, inconsciamente possiamo trovarci davanti a dei blocchi emotivi che nel tempo sono diventati automatismi tipici della persona che soffre di bassa autostima come ad esempio:
Un ‘eccessiva autocritica;
il timore eccessivo del giudizio altrui;
La tendenza a buttarsi giù ancor prima di aver iniziato a fare qualcosa che si è in grado di portare a termine.
Questi condizionamenti possono ostacolare lo sviluppo delle proprie capacità e limitare l’accesso alle proprie risorse più profonde.
Proprio per questo motivo in questo primo audio dedicato a migliorare l’autostima imparerai a riconoscere e liberarti da  questi auto condizionamenti, limitando gli effetti negativi di un’eccessiva auto critica ed  imparando a valorizzare in maniera più equilibrata gli aspetti positivi di te.
p.s. dopo aver ascoltato la registrazione lascia un commento e aiutami a condividere questa registrazione condividendo la pagina o cliccando su mi piace e google+.
Ultimamente ho partecipato ad un convegno di Jon Kabat-Zinn Professore di medicina dell’Università del Massachussetts, ideatore della Mindfulness e ho avuto la possibilità di fargli alcune domande riguardo la differenza tra l’ipnosi, la mindfulness e la meditazione.
Sempre più ricerche scientifiche stanno infatti documentando gli effetti positivi che una regolare pratica di meditazione porta ad ottenere, attirando l’attenzione di chi cerca un rimedio efficace a problemi di stress o ad esempio per ridurre l’ansia.
Lo scopo della Mindfulness è quello di aiutare le persone a diventare maggiormente consapevoli del momento presente attraverso l'”osservazione non giudicante” dei propri pensieri, sensazioni ed emozioni.
Ma l’ipnosi, la mindfulness e la meditazione in cosa sono diverse?
Meditare, fare ipnosi e la Mindfulness quali differenze
La meditazione è una pratica che consiste nel concentrare la mente su un’oggetto, un’idea, un suono, un pensiero e viene utilizzata da secoli per diversi fini, nel caso della midfulness l’obiettivo non è spirituale o religioso ma di invece quello di migliorare il benessere psicologico della persona.
La differenza fondamentale tra la meditazione e la mindfulness consiste nel fatto che  concetti tipici di alcune filosofie come ad esempio la”compassione”, il “non attaccamento”, la “contemplazione della tranquillità ” e l’ “essere centrati anche nell’azione” sono stati presi ed inseriti in un contesto prettamente psicologico.
Il problema è anche che chi si avvicina alla meditazione in genere ha accettato delle premesse collegate a un credo specifico(esempio buddismo, taoismo etc..) mentre nella mindfulness questo non è necessario.
Non è qui di necessario aderire ad un particolare credo per praticare la mindfulness.
Prima di dirti quello che ho scoperto anche grazie alle risposte del Dott. Kabat-Zinn ti invito ad ascoltare un audio di meditazione Mindfulness presente sul sito del Dott. Gennaro Romagnoli, Psicologianeurolinguistica.net, trovi tanti esempi questo è chiamato la meditazione della montagna clicca qui per ascoltarlo.
Mindfulness ipnosi e meditazione quali benefici
Se hai ascoltato la meditazione guidata proposta dal Dott. Romagnoli, ti sarai reso conto che la mindfulness e l’ipnosi hanno diversi punti in comune.
Quando ho chiesto a Kabat-Zinn la differenza tra midfulness e ipnosi la sua risposta è stata“Se l’ipnosi viene utilizzata per aumentare la consapevolezza della persone non ci sono praticamente differenze con la mindfulness”.
Anche il Dott. Michael Yapko nel “Mindfulness and Hypnosis” analizza come le procedure di meditazione guidata della mindfulness utilizzano gli strumenti ipnotici come ad esempio le suggestioni dirette(sentiti bene, entra in contatto con te stesso) per orientare l’attenzione delle persone e mantenerle concentrate sul presente.
I benefici del praticare l’ipnosi e la mindfulness sta nel fatto che queste due discipline possono essere complementari.
Nella mindfulness le suggestioni ipnotiche non hanno lo specifico compito di insegnare diverse abilità come nell’ipnosi ma si rivolgono esclusivamente all’imparare a rimanere nel momento presente.
Martedì 21 maggio sarò nuovamente ospite della trasmissione “Serata Cinemaâ€Â in onda alle 21:30 circa su Rai Sport 1 canale 57(guarda la trasmissione in diretta cliccando qui).
Questa volta il tema trattato riguarderà l’importanza del maestro/allenatore.
L’importanza della figura dell’allenatore
Come nelle scorse puntate anche questa volta utilizzeremo un film per introdurre il tema che verrà trattato durante la trasmissione e questa volta il film sarà “Kung fu Dunk(conosciuto anche come Shaolin Basket)”.
Il protagonista del film è un ragazzo orfano cresciuto dai monaci in un tempio Shaolin che, alla ricerca dei propri genitori, verrà scoperto da un talent scout per le sue abilità nel gioco del basket.
Al di la della trama del film la discussione verterà sull’importanza che ha il maestro nelle discipline sportive specialmente nella cultura orientale e come questo abbia un’enorme influenza sulla vita di chi si avvicina ad un disciplina sportiva.
Nel film il maestro/allenatore del protagonista è un senza tetto che si improvviserà suo manager  alla quale lui si legherà come se fosse una figura paterna.
Per molti sportivi specialmente per chi viene da situazioni di vita difficili l’allenatore diventa spesso una figura di riferimento non solo nello sport ma anche nella vita un pò come abbiamo visto nella puntata sul film “My Name is Joe” commentata insieme a Bruno Pizzul.
Allenatore e maestro
Il film ha dato lo spunto per parlare della figura del “maestro” nelle discipline orientali e l’importanza che questi ha per la formazione non solo sportiva(nel caso delle arti marziali) ma anche di quella psicologica dell’allievo.
Esiste infatti un legame molto forte che si viene a creare tra allievo e maestro che trascende la semplice trasmissione di nozioni e che porta a condividere valori, regole e visione della vita.
In particolare parlerò di un’esperienza che ho vissuto l’anno scorso in India, stando a contatto con dei monaci che hanno creato una scuola per bambini presi dalla strada, dove oltre alle materie scolastiche viene insegnato yoga e meditazione.
Guarda la puntata e fammi sapere cosa ne pensi!
A presto!
p.s. Grazie a tutti quelli che hanno scaricato la registrazione di ipnosi Serenamente e che hanno lasciato il loro feedback sul blog.
Se non l’hai ancora fatto scarica la registrazione cliccando qui
People approach to ‘ regressive hypnosis for different reasons. Who has read the books because of Brian Weiss and is curious to see how it works, because those who live an uncomfortable and looking for a therapy that can help him.
Mara (name invented to protect privacy) has proved regressive hypnosis some time ago out of curiosity. In fact, a friend introduced him to a person (does not specify if it is a psychologist) who tries on her technique. Everything seems to be going well until suddenly Mara begins to feel a strong anguish and bursts into tears and could not stop. The hypnotic procedure is stopped but she continued to cry for another half hour.
Not the explanations are given about what happened and she does not elaborate further. When we meet tells me about this episode and want to understand why it failed to regress.
Regressive hypnosis and past lives
Regress to past lives is the demand that is increasingly turn to the term hypnosis (I know you use hypnosis, you also do regressive hypnosis?). The books and CDs of regressive hypnosis have prompted many people to seek therapists who use this technique to try the experience of regressive hypnosis.
Mara just wants to understand what happened and then we go back to the experience of hypnosis to see what’s blocking.
In these cases it is useful to do regressive hypnosis before you understand what is blocking the person, cause this kind of experience without having overcome the blocks that cause anxiety can lead people to suffer needlessly.
Regressive hypnosis and current life
During the hypnosis session you will return to the situation of the block and Mara recovers a memory of his childhood that he had removed from consciousness, when the mostly absent father came home drunk and abused her, her mother and her 3 siblings. Just knowing that his father would come unleashed in her a strong anxiety which then became panicked because  she realized that no one could stop him.
Recover this memory that he had removed from his awareness was liberating effect made herself says, “it’s like having a loose knot in the throat”
In these situations it is important to let the person will bring out those repressed memories  because sometimes resurfaced and a reworked hypnotically discomfort fades or vanishes altogether.
Ciao, ti sei mai chiesto sei sei consapevole delle regole e dei valori importanti per il tuo benessere?
Robert Dilts, una delle menti che ha costruito l’approccio chiamato Programmazione Neuro Linguistica(pnl), utilizza un sistema molto semplice da usare per comprendere le pèroprie regole e valori.
A cosa serve?
I nostri valori, per Dilts, sono delle bussole che ci orientano nel mondo.Se ad esempio un tuo valore è la libertà è probabile che tutta una serie di scelte per te importanti ed azioni che ne conseguono, abbiamo come finalità soddisfare questo valore. Secondo R.Dilts i valori sono le porte di accesso a quegli stati emotivi che vogliamo provare.
S.Andreas, uno psicoterapeuta della Gestalt famoso per il suo lavoro con le tecniche della PNL(Programmazione Neuro Linguistica), ha definito l’autostima comeâ€la capacità di agire in conformità con i propri valoriâ€.
Â
Molto spesso infatti quando le persone non hanno chiari quali siano i propri valori, sperimentano la sensazione di frustrazione e delusione di occupare la maggior parte del proprio tempo in attività che davvero non sono importanti per loro, un po’ come essere in viaggio ma senza sapere se ci stiamo muovendo verso la giusta destinazione.
Non è raro nel mio lavoro sentire persone che per 8 ore al giorno lavorano svogliati e con fatica e poi alla sera o nel week-end si dedicano a qualcosa che li appassiona davvero trasformandosi in persone completamente diverse.
Oppure, persone che non essendo consapevoli dei propri reali valori e di conseguenza non riuscendo a viverli, provano un senso di delusione e vuoto che colmano con comportamenti disfunzionali.
Â
Se vuoi scoprire quali sono i tuoi volori chiediti semplicemente:
voglio segnalarti un articolo che ho scritto su psicologi-italia, un portale dove si parla di psicologia e a cui collaboro scrivendo ogni mese un articolo relativo alla Psicologia del Benessere, alla Pnl o all’ipnosi.
In questo caso voglio darti una strategia per gestire efficacemente il tuo tempo da un punto di vista molto pratico.
Molto spesso infatti le persone che frequentano i nostri corsi o che chiedono una consulenza privata hanno difficoltà nel rendersi conto che è possibile gestire in maniera più efficace il proprio tempo, dedicando maggior attenzioni, ad esempio, a quelle attività e relazioni che lci fanno stare bene.
Richard Bandler,
il co-fondatore della Programmazione Neuro Linguistica rispetto a questo argomento scrive:
“Penso che la maggior parte delle persone sprechi la maggior parte del tempo..”
“a proposito di gestione del tempo, penso che la cosa più importante sia trascorrere sempre meno tempo a preoccuparsi e a stare male e capire invece, come funziona la propria mente così da prendere decisioni più in fretta e fare le cose più velocemente..”
e ancora
“i miei clienti trascorrono fino al 70 per cento del tempo che stanno svegli a tormentarsi e a creare delle immagini orribili,
il 15 per cento a pianificare cose che non faranno mai,
un altro 14 per cento a lamentarsi di quello che non hanno fatto e ,forse ,
un 1 per cento a fare qualcosa per davvero.
Secondo il mio parere la cosa più importante è invertire questa proporzione.“
Vuoi provare un semplice strumento per gestire al meglio il tuo tempo?
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